Distanza tra le stazioni

Ciao a tutti,
a vostra conoscenza qual'è la distanza minima tra due stazioni osservative per poter calcolare con una decente precisione le orbite con UFOOrbit?

Come ti diceva Nico nel topic dei report la distanza minima per avere una base di triangolazione buona e' di circa 30km, meglio se 50km.

Ciao
Max

E la posizione relativa tra le due stazioni influisce? Così ad istinto direi di si... mi spiego: avrei la possibilità forse di piazzare una seconda camera a una 50ina di km da me, ma esattamente a Nord. Come sapete la mia camera punta a Sud ed ovviamente mi interesserebbe riprendere la stessa parte di cielo. Ma in questo caso le due camere si verrebero a trovare una davanti all'altra più che una di fianco all'altra (spiegazione un po' rozza, ma spero efficace) e questo mi da l'idea che diminuirebbe la precisione della triangolazione. Oppure sto sbagliando tutto?

Ivaldo Cervini ha scritto:

E la posizione relativa tra le due stazioni influisce? Così ad istinto direi di si... mi spiego: avrei la possibilità forse di piazzare una seconda camera a una 50ina di km da me, ma esattamente a Nord. Come sapete la mia camera punta a Sud ed ovviamente mi interesserebbe riprendere la stessa parte di cielo. Ma in questo caso le due camere si verrebero a trovare una davanti all'altra più che una di fianco all'altra (spiegazione un po' rozza, ma spero efficace) e questo mi da l'idea che diminuirebbe la precisione della triangolazione. Oppure sto sbagliando tutto?

Nel caso di due stazioni poste a circa 50 km di distanza (situazione simile a quella fra me e Massimiliano), per riprendere la stessa porzione di cielo dovresti puntare le due telecamere l'una verso l'altra, ma quasi allo zenit, poichè per inquadrare la porzione comune di cielo ad una quota di circa 100 km di altezza (quota media di accensione delle meteore) dovresti puntare le due camere ad una altezza sull'orizzonte di circa 75°.
Se non ti è possibile puntare le due camere l'una verso l'altra puoi sempre tentare di puntarle in modo da inquadrare la stessa porzione di cielo anche nel caso che entrambe puntino verso sud ad esempio.
Spero almeno tu riesca ad intuire cosa intendo dire perchè spiegarlo non è facile, ma appena posso faccio un piccolo schema esplicativo (spero).

Se non ho sbagliato qualche conto, questo schema dovrebbe mostrare le inclinazioni relative (e quindi l'altezza di puntamento) delle due camere poste sulla stessa linea di vista, ma che guardano entrambe verso Sud.

In pratica dovresti puntare la tua attuale videocamera in modo che il lato alto dell'inquadratura del tuo 6 mm lambisca lo Zenit (cioè devi puntare il centro del campo a circa 68° sull'orizzonte Sud).
Mentre l'altra telecamera che è posta 50 km più a Nord dovresti puntarla in modo che il centro del suo campo sia a circa 48° sull'orizzonte verso Sud.

Ovviamente sono possibili anche innumerevoli altre posizioni. Non è obbligatorio infatti che la linea di vista sia la stessa, anche se ciò dovrebbe garantire la zona di cielo comune più vicina ad entrambe le stazioni, con il vantaggio quindi della magnitudine limite.
Spero sia abbastanza chiaro.

Con questo tipo di posizionamento (cioe' campo inquadrato collocato sulla retta passante fra le 2 stazioni) rischia quello che rischiamo noi,cioe' bassa precisione sulle meteore con traiettoria parallela a tale retta. Se il campo inqudrato fosse esterno a tale retta tale rischio si abbatterebbe di molto, ma non sempre e' possibile!

Max

Massimiliano Mannucci ha scritto:

Con questo tipo di posizionamento (cioe' campo inquadrato collocato sulla retta passante fra le 2 stazioni) rischia quello che rischiamo noi,cioe' bassa precisione sulle meteore con traiettoria parallela a tale retta. Se il campo inqudrato fosse esterno a tale retta tale rischio si abbatterebbe di molto, ma non sempre e' possibile!

Max

Non saprei, anche perchè pur inquadrando esternamente a tale retta possono esserci meteore con traiettorie paralelle alla linea che unisce i due punti di osservazione.
Se in questi casi cambi qualcosa non lo so esattamente. Bisognerebbe provare e poi vedere statisticamente cosa succede.