Cari Amici,
voglio innanzitutto ringraziare l'Associazione Astrofili Bolognesi, per averci ospitato qui oggi, e ringraziare ciascuno di voi per aver partecipato a questo workshop.
Oggi siamo qui per dare vita a un'organizzazione volta allo studio e alla raccolta di dati sui superbolidi e fenomeni correlati. I superbolidi sono meteore più luminose di magnitudine -17, anche se la definizione è puramente indicativa, come quella di considerare un bolide una meteora di magnitudine oltre -4.
Si tratta comunque di eventi eccezionali, causati dall'ingresso in atmosfera, a velocità ipersoniche, di corpi cosmici con massa superiore a una tonnellata. Gli strumenti di rilevamento sono i sensori sui satelliti, barografi, sismografi, registrazioni casuali video e fotografiche, osservazioni visuali. I dati raccolti sono spesso contraddittori, specialmente quando si tratta di osservazioni visuali o di suoni elettrofonici, per cui la ricostruzione di una traiettoria in atmosfera e dell'orbita puo' essere un problema. Anche quando si riesce a trovare una soluzione, le incertezze nelle misure la rendono quasi completamente speculativa. Diventa necessario quindi disporre del maggior numero di dati disponibili, in modo da ridurre gli errori sperimentali entro limiti accettabili. Per questo motivo, già a livello internazionale è sorto il Global Superbolide Network. L'Italian Superbolide Network si propone come il partner italiano di questa organizzazione.
Occorre tenere presente che i superbolidi presentano tutta una serie di problemi scientifici e fenomeni collegati. Dal punto di vista scientifico è ormai noto il problema di disporre di modelli accurati sulla frammentazione in atmosfera. Dato che i modelli sono validi per corpi cosmici di dimensioni a partire da un metro, gli studi sui superbolidi possono fornire utilissimi dati sperimentali per testare i modelli sui corpi piccoli, in modo da fare estrapolazioni per corpi piu' grandi.
Un altro fenomeno poco studiato e che riguarda i superbolidi, e i bolidi in genere, è l'elettrofonia, cioè la generazione di campi elettrici nel corso delle esplosioni in atmosfera. Anche in questo caso le osservazioni sono scarsissime: attualmente se ne conosce una valida e alcune altre dubbie.
Lo scopo primo dell'Italian Superbolide Network è quello di organizzare una rete di osservatori su tutto il territorio nazionale, in modo che qualora si presenti un superbolide, sia possibile raccogliere tempestivamente le testimonianze e gli eventuali dati disponibili (foto, tracciati sismici). Questo è il minimo che chiediamo a ciascuno di voi. Sara' allestito anche un sito web grazie alla disponibilità della Spaceguard Foundation. Questo sito avrà il compito di archiviare i dati e renderli disponibili online per gli studiosi di tutto il mondo. Conterrà non solo i dati italiani, ma anche quelli della Global Superbolide Network.
Come già detto, l'osservazione e la raccolta dati costituisce il minimo sforzo che chiediamo ai membri di ITASN. Però c'è anche spazio per coloro che vogliono cimentarsi in qualcosa di più difficile, come la ricerca vera e propria. Non voglio qui suscitare fallaci speranze: sia detto chiaramente che chi intende partecipare a una ricerca scientifica dovrà studiare. Cercheremo di attivare dei corsi (è probabile l'organizzazione di una scuola estiva) e di fornire un supporto teorico, ma resta il fatto che per fare scienza occorre studiare. Come scrisse Freeman Dyson, la scienza appartiene a chiunque voglia fare lo sforzo di apprenderla. Nondimeno, pensiamo che ci sia una possibilità per tutti. In altri paesi del mondo ci sono astrofili che partecipano attivamente a programmi di ricerca su meteore: non vedo perchè in Italia dobbiamo farne a meno.
Bologna, 19 marzo 2000